21 Marzo. Mattarella sulla tomba di Don Diana
In ricordo delle vittime innocenti di mafia
Gli amici di don Peppe Diana, il parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994 in sagrestia, a 36 anni, mentre stava per celebrale la prima Messa nel giorno del suo onomastico, hanno scelto lo slogan “Coraggio, gente!” per le iniziative del 29.mo anniversario del suo omicidio. E coraggio i casalesi onesti, non quelli del clan di Francesco Scbiavone, detto “Sandokan” e Michele Zagaria, ne hanno avuto fin dal giorno del funerale, il 21 marzo, riversandosi per le strade e appendendo centinaia di lenzuola bianche ai balconi. Scegliendo così di stare dalla parte di don Peppe, nonostante la paura.
Mattarella a Casal di Principe il 21 marzo, nel ricordo delle vittime delle mafie
Quest’anno, a ricordare don Diana, il giovane sacerdote, assistente degli scout, che caricava i ragazzi della parrocchia nella sua Fiat Uno e li portava a vedere il Napoli, amava cucinare e organizzava fagiolate nei locali della sua chiesa di San Nicola di Bari, ma firmava anche volantini come “Basta alla dittatura armata della camorra” e li leggeva in chiesa, ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, il primo ad arrivare in queste terre, il 21 marzo, giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, inizierà la sua visita davanti alla tomba di don Diana, nel cimitero di Casal di Principe. Lì incontrerà i fratelli di don Peppino, Marisa ed Emilio e il testimone dell’omicidio Augusto Di Meo. Un filo di dolore li lega: anche Mattarella ha visto un fratello, Piersanti, cadere vittima della mafia nel 1980, quando era presidente della Regione Sicilia.
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Visita alla tomba e nella chiesa dove don Peppe fu ucciso
Subito dopo, il presidente farà tappa all’Istituto superiore "Guido Carli", dove insieme agli studenti incontrerà il sindaco Renato Natale, che ringrazia “la più alta carica dello Stato, che arriva nella nostra comunità per ricordare un sacerdote che ha dato la vita per il suo popolo”. Alle 13 è prevista la tappa con pranzo alla Nco, la Nuova cucina organizzata che ha cambiato la narrazione di un acronimo che rappresentava morte, la Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Nella cooperativa lavorano ragazzi con disabilità e saranno loro a servire le pietanze a Mattarella. Che infine si sposterà nella chiesa di San Nicola, dove don Giuseppe fu ucciso dal killer Giuseppe Quadrano, ma è possibile che ci sia un fuori programma nella “Casa don Diana”, già villa di camorristi confiscata dallo Stato e oggi sede del Comitato don Peppe Diana.
(Alessandro Di Bussolo – Vatican News)
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